Partecipazione democratica: il tuo voto può fare la differenza?

Il 10 giugno 2025 si presenta come un giorno carico di eventi significativi dal punto di vista politico e sociale, tanto a livello nazionale quanto su scala internazionale. Una giornata fitta di impegni, che attraversa le prime pagine dei quotidiani e si estende fino alle trasmissioni parlamentari, includendo anche analisi sull’eurozona ed esami della geopolitica.

Focus sulla partecipazione democratica

Un elemento centrale di questa giornata è il dibattito sulla partecipazione democratica, con particolare attenzione al referendum italiano e al voto europeo. La trasmissione “Alta Sostenibilità – Il valore della partecipazione: dal referendum italiano al voto europeo”, andata in onda il 9 giugno 2025, ha visto confrontarsi esperti di diverse discipline, tra cui Giulio Marcon (portavoce della Campagna Sbilanciamoci!), la giornalista di Il Sole 24 Ore Adriana Cerretelli, il professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi Roma Tre Alfonso Celotto e il responsabile delle Relazioni Istituzionali Internazionali dell’ASviS Andrea Bonicatti. Il fulcro della discussione è stato il ruolo cruciale della partecipazione attiva dei cittadini nei processi decisionali, sia a livello nazionale che europeo.

Agenda politica e attività parlamentari

Il 10 giugno 2025 segna una giornata ricca di impegni politici significativi. All’interno della Camera dei Deputati, i membri sono coinvolti in vari lavori di commissione: tra questi spiccano la commissione d’inchiesta sulle mafie, gli Affari esteri e le congiunzioni delle commissioni dedicate all’Ambiente e ai Trasporti. In primo piano vi è il dibattito sull’importante decreto legge relativo alle esequie nonché all’insediamento dei pontefici, questione ritenuta cruciale per lo stato attuale della nazione. I cittadini hanno la possibilità di restare informati grazie alle dirette televisive delle sedute parlamentari che mostrano da vicino l’operato legislativo in corso.

Bilancio sociale e futuro di Roma

Oltre all’attività parlamentare, la giornata è caratterizzata da eventi di rilievo sociale e culturale. La Fondazione Museo della Shoah presenta il Bilancio Sociale 2024, un momento importante per riflettere sulla memoria e sull’impegno per un futuro di pace e giustizia. Un altro evento significativo è il dibattito “Quo vadis, Roma? Progetto per un futuro capitale”, che mira a delineare le strategie per lo sviluppo e la valorizzazione della città eterna. Il convegno “Democrazia, autorità, processi globali” affronta temi cruciali per il futuro della governance mondiale.

Partecipazione democratica: un imperativo per il futuro

L’impegno nella partecipazione democratica rappresenta non soltanto una facoltà concessa ai cittadini, ma si configura anche come un obbligo morale. In questa epoca segnata da sfide globali intricate, tra cui si annoverano i mutamenti climatici e le crescenti disparità sociali, accanto a tensioni pericolose in ambito internazionale, appare essenziale che i membri della società avvertano l’urgenza del loro coinvolgimento attivo nel processo decisionale relativo al loro avvenire. Attraverso strumenti quali referendum o votazioni europee abbiamo opportunità significative per manifestare la nostra sovranità collettiva ed intraprendere passi verso l’edificazione di comunità più equitative ed ecosostenibili.

Caro pubblico amico, ponderiamo insieme su questo tema: la partecipazione democratica può essere paragonata alla cura dell’orticoltura; trascurata, rischia d’essere sopraffatta da elementi estranei fastidiosi. L’atto del votare funge da metaforica zappa o canna d’irrigazione; ci consente pertanto di lavorare attivamente per seminare tratti di progresso.

Analizzando gli aspetti giuridici, risalta con chiarezza quanto sia profondo il nesso fra l’imprescindibile principio della partecipazione dei cittadini alla vita politica e quello ben definito della sovranità popolare richiamato dall’articolo 1 della nostra venerabile Costituzione italiana.

Tale connessione implica che l’autorità risieda nel corpo sociale stesso, e viene messa in atto nei modi riconosciuti dalla legge suprema vigente.

Un concetto legale più avanzato è quello di “democrazia deliberativa”, che va oltre la semplice espressione del voto e implica un processo di discussione e confronto tra i cittadini, al fine di raggiungere decisioni più informate e condivise.
Pensiamoci: cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per rendere la nostra democrazia più partecipativa e deliberativa? Forse, semplicemente, ascoltare di più le opinioni degli altri e cercare di capire le ragioni dietro le loro scelte.