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- Finanza & Fisco lancia assistente virtuale ai.finanzaefisco.com basato su GPTs.
- Riforma fiscale (d.lgs. n. 13/2024) e protezione dati personali.
- Sistema VE.RA. dell'Agenzia Entrate per analisi rischio automatizzata.
L’evoluzione del sistema tributario italiano sta vivendo una fase di trasformazione radicale, sospinta dall’integrazione di tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale (AI). Questo cambiamento, pur promettendo maggiore efficienza e precisione, solleva questioni cruciali relative alla tutela dei diritti dei contribuenti, in particolare il diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali.
Un Nuovo Alleato per i Professionisti del Fisco
Finanza & Fisco ha lanciato ai.finanzaefisco.com, un assistente virtuale basato sull’infrastruttura GPTs, progettato per supportare commercialisti, tributaristi e responsabili della gestione degli adempimenti fiscali. Questo strumento si distingue per la sua capacità di fornire chiarimenti su norme e prassi tributarie, principi costituzionali e unionali applicabili, nonché riferimenti giurisprudenziali e dottrinali documentati in tempi rapidissimi. L’AI è alimentata da un archivio vettoriale strutturato che include la documentazione pubblicata su Finanza & Fisco, le principali sentenze della Corte di Cassazione e delle Corti di Giustizia Tributaria, e approfondimenti dottrinali e interpretazioni ufficiali della prassi amministrativa.

L’aspetto distintivo di ai.finanzaefisco.com risiede nel suo orientamento costituzionalmente e europeisticamente conforme. Ogni risposta è strutturata in modo da rispettare i dettami fondamentali della Costituzione italiana (artt. 3, 23, 53, 97). Inoltre, tiene conto dei principi cardine del diritto dell’Unione Europea, tra cui la non discriminazione, la libera circolazione, la neutralità fiscale, la certezza del diritto e la proporzionalità, integrando altresì le decisioni della Corte Costituzionale e della Corte di Giustizia dell’UE. Qualora vi sia incertezza normativa, l’intelligenza artificiale privilegia sempre l’interpretazione che è in armonia con la Costituzione e in linea con la giurisprudenza europea prevalente.
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Fisco e Privacy: Un Equilibrio Possibile
La riforma fiscale avviata con il d.lgs. n. 13/2024 ha riportato in primo piano la discussione sull’equilibrio tra l’efficienza nell’attività di controllo da parte dell’amministrazione finanziaria e la protezione dei diritti basilari dei contribuenti, con particolare attenzione al diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali. In un sistema fiscale sempre più orientato al digitale, è essenziale garantire che la lotta all’evasione e all’elusione fiscale sia condotta nel rispetto dei principi di trasparenza, proporzionalità e correttezza nel trattamento delle informazioni.
L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha giocato un ruolo determinante nell’elaborazione di un approccio alla gestione dei dati fiscali che metta in risalto la qualità delle informazioni, contenga gli abusi e assicuri una supervisione umana nei processi automatizzati. Il principio guida è la selezione esclusiva dei dati effettivamente necessari, aggiornati e affidabili, evitando l’accumulo indiscriminato di informazioni. L’Autorità ha dato il via libera all’impiego dell’intelligenza artificiale e del machine learning per l’analisi del rischio fiscale solamente a condizione che vengano adottati specifici accorgimenti, quali la tracciabilità delle fonti dati, l’accuratezza dei set di dati utilizzati e la prevenzione di effetti discriminatori.
Un aspetto cruciale è costituito dal quadro normativo europeo. L’Ai Act, approvato di recente, non include l’impiego dell’intelligenza artificiale in ambito fiscale tra le attività considerate “ad alto rischio”, lasciando questo settore sprovvisto di alcune garanzie fondamentali. In questa situazione, il ruolo del Garante nazionale acquisisce un’importanza ancora maggiore, fungendo da baluardo per assicurare che l’utilizzo delle nuove tecnologie non sfoci in automatismi incontrollati o in pratiche discriminatorie.
L’Integrazione dell’AI nei Procedimenti Fiscali
L’integrazione dell’intelligenza artificiale all’interno dei procedimenti fiscali è un dato di fatto. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale ha già trasformato profondamente la relazione tra l’amministrazione finanziaria e i contribuenti. L’amministrazione punta a potenziare l’efficacia e l’efficienza delle verifiche e a stimolare l’osservanza fiscale mediante l’introduzione di strumenti tecnologici all’avanguardia. Il sistema VE. RA. (Verifica dei Rischi Automatizzata) rappresenta un esempio di strumento informatico impiegato dall’Agenzia delle Entrate per condurre analisi di rischio mirate, individuando i contribuenti da sottoporre a controllo.
Le attività e le modalità di analisi del rischio hanno trovato di recente una cornice normativa definita dalle disposizioni contenute nell’articolo 2 del D. Lgs 13/2024. Tuttavia, l’adozione delle nuove metodologie informatizzate e, più in generale, dell’intelligenza artificiale, comporta anche nuovi pericoli e la necessità di maggiori tutele per i contribuenti. La trasparenza nelle procedure di analisi del rischio e la possibilità di accedere ai dati impiegati diventano elementi di primaria importanza per salvaguardare i diritti dei cittadini.
Il Garante della Privacy ha enfatizzato l’importanza di assicurare che l’impiego dell’intelligenza artificiale non leda i diritti fondamentali dei contribuenti e che vengano implementate procedure atte a minimizzare il rischio di identificare i cosiddetti “falsi positivi”. La definizione dei limiti e dei confini entro i quali l’intelligenza artificiale può essere legittimamente impiegata nelle procedure amministrative sta emergendo a livello di interpretazione delle leggi, sia a livello nazionale che dell’Unione Europea.
Verso un Futuro Fiscale Equo e Trasparente
Il percorso verso un futuro fiscale equo e trasparente è segnato dall’adozione dell’intelligenza artificiale nel sistema fiscale italiano, che costituisce un passo significativo verso l’innovazione e l’efficienza. Ciononostante, è indispensabile trovare un punto di equilibrio tra questi progressi tecnologici e la protezione dei diritti dei contribuenti, garantendo trasparenza, equità e rispetto della privacy in ogni fase del processo fiscale. L’unione sinergica tra strumenti digitali e l’intervento umano, tra l’innovazione tecnologica e le garanzie per i cittadini, si configura come una risorsa preziosa per un’amministrazione più aperta, legittimata e conforme ai principi dello stato di diritto.