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- Tirocinio anticipato: carriera possibile con un anno di anticipo.
- Riforma punta a valorizzare profili multidisciplinari.
- Aggiornamento costante: focus su gestione crisi d'impresa.
Il panorama delle professioni economico-contabili in Italia è in fermento, con importanti novità legislative che promettono di ridisegnare l’accesso e l’esercizio delle professioni di dottore commercialista ed esperto contabile. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al disegno di legge di delega al Governo per la riforma della disciplina di queste figure professionali, un provvedimento che mira a modernizzare e rendere più efficiente il sistema.
Riforma dell’Ordinamento Professionale: Un Nuovo Capitolo
Un nuovo capitolo si apre con la riforma dell’ordinamento professionale: l’iniziativa intende ristrutturare le funzioni professionali, tracciando un confine netto tra quelle legalmente esclusive e quelle distintive della professione in ambito fiscale, aziendale, finanziario, societario e giuslavoristico. L’obiettivo è quello di valorizzare i profili multidisciplinari dei commercialisti ed esperti contabili, rendendoli più competitivi e in grado di rispondere alle complesse esigenze del mercato. Un punto cruciale della riforma è la revisione della disciplina del tirocinio. Si prevede la possibilità di svolgere il tirocinio interamente durante il corso di studi, sia triennale per gli esperti contabili che magistrale per i commercialisti. Questa misura mira a ridurre i tempi necessari per l’abilitazione e a favorire un ingresso più rapido nel mondo del lavoro, anticipando di un anno l’inizio della carriera professionale.

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Tributaristi e la Legge 4/2013: Una Tutela Riconfermata
Parallelamente alla riforma dell’ordinamento dei commercialisti, si registra un’attenzione particolare alla tutela delle attività professionali disciplinate dalla Legge numero 4 del 2013, che riguarda le professioni non organizzate in ordini o collegi. L’inserimento di questa tutela nel disegno di legge di delega è stato accolto con favore dall’Istituto nazionale tributaristi, che rappresenta i professionisti ex Lege 4/2013, tra cui i tributaristi. Il presidente dell’Istituto ha espresso soddisfazione per il riconoscimento dell’importanza di queste figure professionali e ha sottolineato la necessità di un confronto e di una collaborazione tra le diverse professionalità, associative od ordinistiche che siano.
Aggiornamento Professionale e Società tra Professionisti: Pilastri della Riforma
La riforma non si limita a semplificare l’accesso alla professione, ma punta anche a rafforzare la qualità e la competenza dei professionisti. Per questo scopo, viene introdotto per gli iscritti l’obbligo di un costante aggiornamento professionale, con un focus specifico sulle tematiche più recenti, come la gestione delle crisi d’impresa. Questo aspetto è fondamentale per garantire che i commercialisti ed esperti contabili siano sempre al passo con le evoluzioni del mercato e delle normative. Un altro elemento importante della riforma è la definizione di una disciplina specifica per le società tra professionisti. Si prevede la regolamentazione dell’iscrizione all’albo e del funzionamento di queste società, in linea con gli obiettivi di semplificazione e innovazione.
Verso un Futuro di Collaborazione e Crescita: Una Visione Olistica
La riforma dell’ordinamento della professione di dottore commercialista e di esperto contabile rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione e la valorizzazione di queste figure professionali. L’attenzione alla tutela delle professioni ex Lege 4/2013, l’introduzione del tirocinio durante il corso di studi, il rafforzamento dell’obbligo di aggiornamento professionale e la regolamentazione delle società tra professionisti sono tutti elementi che contribuiscono a creare un sistema più efficiente, competitivo e in grado di rispondere alle esigenze del mercato. *La riforma rappresenta un’opportunità per i commercialisti ed esperti contabili di crescere professionalmente e di contribuire in modo significativo allo sviluppo economico del Paese.
Amici lettori, riflettiamo un attimo su cosa significhi tutto questo per noi. Immaginate di essere dei giovani studenti, pieni di sogni e ambizioni, pronti a entrare nel mondo del lavoro. Questa riforma vi offre la possibilità di anticipare di un anno l’inizio della vostra carriera, di acquisire competenze pratiche durante il corso di studi e di formarvi in modo continuo e aggiornato. È un’opportunità da non perdere, un trampolino di lancio verso un futuro di successo.*
Dal punto di vista legale, è interessante notare come la riforma si inserisca in un contesto più ampio di evoluzione del diritto delle professioni. Un concetto base da tenere a mente è quello di “esercizio abusivo della professione”, che si configura quando un soggetto svolge attività riservate a determinate categorie professionali senza averne i requisiti. Un concetto più avanzato è quello di “responsabilità professionale”, che riguarda la responsabilità civile, penale e disciplinare dei professionisti per gli errori o le omissioni commesse nell’esercizio della loro attività.
Questa riforma, in definitiva, ci invita a riflettere sul ruolo delle professioni nel nostro Paese, sulla necessità di modernizzare e semplificare i processi, di tutelare la qualità e la competenza dei professionisti e di favorire la collaborazione tra le diverse figure professionali. È un tema complesso e articolato, che merita di essere approfondito e discusso, perché riguarda il futuro di molti giovani e lo sviluppo economico del nostro Paese.