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Ravvedimento speciale 2025: l’agenzia delle entrate offre una seconda chance

Scopri come la nuova iniziativa dell'Agenzia delle Entrate permette di regolarizzare le annualità fiscali dal 2019 al 2023, le nuove scadenze e le cause di esclusione dal Concordato Preventivo Biennale.
  • Regolarizza le annualità dal 2019 al 2023 con il ravvedimento speciale.
  • Pagamenti dal 1° gennaio al 15 marzo 2026, massimo 10 rate.
  • Nessuna comunicazione preliminare richiesta, solo compilazione modello F24.

Con l’approvazione della nuova iniziativa nota come *ravvedimento speciale 2025, l’Agenzia delle Entrate offre ai contribuenti la possibilità di risolvere questioni fiscali pendenti relative alle annualità comprese tra il 2019 e il 2023. Questo provvedimento si innesta nel contesto del Concordato Preventivo Biennale (CPB), garantendo un percorso di regolarizzazione a tutti coloro che decideranno di parteciparvi entro la data limite del 30 settembre 2025. La disposizione riportata nel provvedimento n. 350617 dell’2025 stabilisce parametri precisi e fornisce una tempistica ben definita per gli aventi diritto ad avvalersi della misura.

Nuove regole e scadenze del ravvedimento speciale

Il ravvedimento speciale per l’anno 2025 porta con sé una serie di innovazioni rispetto alle precedenti edizioni. La tempistica dei pagamenti sarà diversa: infatti, gli importi non verranno versati subito ma si potranno saldare fra il 1° gennaio e il 15 marzo 2026. Un’altra variazione importante è rappresentata dalla possibilità di rateizzazione: ora si potrà suddividere l’importo in un massimo di soli *10 rate*, anziché nelle tradizionali ventiquattro precedentemente consentite. Chi intende avvalersi del ravvedimento speciale può farlo senza necessità di inviare comunicazioni preliminari; basterà semplicemente provvedere al pagamento iniziale o all’intera somma mediante compilazione del modello F24. Il completamento effettivo della procedura per beneficiare della sanatoria avverrà solamente quando tutte le somme dovute saranno saldate integralmente. Se un contribuente dovesse tardare nel pagamento delle rate dopo la prima, va precisato che questo non implica necessariamente la perdita dei vantaggi ottenuti; ciò vale purché l’importo sia corrisposto entro la data limite fissata per la rata successiva immediata. Sarà compito dell’Agenzia delle Entrate fornire i relativi codici tributo attraverso specifiche risoluzioni ufficiali.

In merito alla regolarizzazione fiscale, i contribuenti hanno facoltà di sistematizzare le annualità dal 2019 fino al 2023, oppure possono optare per la regolarizzazione solo parziale riguardante determinati periodi fiscali scelti individualmente. È fondamentale comprendere che l’adempimento non può essere frazionato nel corso di un singolo anno: ogni periodo d’imposta richiede il versamento completo dell’imposta sostitutiva sui redditi e dell’Irap, senza la facoltà di effettuare scelte parziali. Inoltre, nel caso delle società trasparenti e delle associazioni, è possibile che il pagamento venga effettuato direttamente dall’organizzazione a nome dei propri soci o associati.

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  • 😡 Rateizzazione ridotta? Un vero problema per......
  • 🤔 Concordato biennale: un'arma a doppio taglio se......

Chiarimenti sulle cause di esclusione dal CPB

L’Agenzia delle Entrate ha offerto interpretazioni fondamentali in merito alle condizioni di esclusione dal Concordato Preventivo Biennale (CPB), specialmente riguardo ai casi dei professionisti associati e delle società fra questi ultimi. Le normative stabilite nelle lettere b-quinquies) e b-sexies) del comma 1 dell’articolo 11 del Dlgs n. 13/2024 introducono nuove situazioni che possono comportare l’esclusione. Nello specifico, la lettera b-quinquies) interessa quei contribuenti che abbiano riportato nel periodo fiscale precedente redditi derivanti dall’attività autonoma mentre erano anche membri attivi in un’associazione o una società fra professionisti; tuttavia, l’esclusione non si applicherà qualora entrambi—sia il contribuente sia l’entità collegata—aderiscano simultaneamente al CPB nello stesso intervallo temporale tributario definito. Da parte sua la lettera b-sexies), invece, colpisce le organizzazioni associative o le compagnie composte da più esperti: queste ultime saranno escluse qualora nessuno dei soci o degli affiliati autori di dichiarazione dei redditi da attività autonoma scelga di prendere parte all’adesione al medesimo concordato durante gli identici periodi fiscali.

Inoltre, è stato precisato dall’Agenzia stessa come coloro i quali operino con partita IVA individuale ma abbiano saltato l’opportunità di integrarsi con il CPB negli anni fiscali compresi tra il 2024 e il 2025 possano rimediare alla situazione nell’intervallo successivo; questo sarà permesso solo se lo studio legale prolunghi formalmente la sua iscrizione per risultare nei registri relativi alle adesioni del CPB durante il ciclo dell’anno fiscale avente come riferimento il 2026. Analogamente, è possibile che lo studio professionale partecipi al CPB durante il biennio 2025-2026, a condizione che gli associati provvedano a rinnovare la loro iscrizione per l’anno d’imposta 2026. La concordanza nelle adesioni risulta cruciale per prevenire le situazioni di esclusione delineate dalle recenti normative. In caso di omesso rinnovo da parte dell’associazione o dei membri individuali relativamente all’adesione al CPB, si origina un motivo di cessazione del legame associativo.

Coesistenza delle adesioni CPB 2024/2025 e CPB 2025/2026

In opposizione a quanto si potrebbe immaginare riguardo alla sua caratteristica biennale, il concordato preventivo ha la possibilità di essere rinegoziato già trascorso un anno, benché ciò avvenga in circostanze eccezionali. Elemento centrale è la distinzione fra le cause che conducono alla cessazione e quelle concernenti invece la decadenza* dell’intesa originale: solamente una causa di cessazione constatata nel primo anno (2024), che non impedisce l’accesso agli ISA, consente al contribuente di liberarsi dal precedente impegno. Pertanto diviene essenziale per lo stesso contribuente individuare con esattezza i casi pertinenti; parallela necessità è quella di compilare meticolosamente il modello Redditi 2025 – indicando infatti l’avvenuta cessazione nei campi CP11 o CP12 – per garantire una legittima adesione alla nuova proposta prevista per il periodo 2025/2026.

Riflessioni conclusive: un’opportunità da non sottovalutare

Il recentissimo ravvedimento speciale costituisce una straordinaria opportunità per i titolari di Partita IVA desiderosi di riorganizzare la loro situazione fiscale mediante l’utilizzo del Concordato Preventivo Biennale. È imperativo analizzare con attenzione i requisiti d’accesso e le date limite affinché questa preziosa chance non venga vanificata. La facoltà di effettuare pagamenti dilazionati – sebbene con un numero inferiore rispetto ai precedenti accordi – si rivela utile per facilitare la pianificazione economica relativa agli obblighi tributari.
Sul piano giuridico, è opportuno sottolineare come il ravvedimento operoso rappresenti uno strumento consentito ai contribuenti per correggere autonomamente infrazioni fiscali usufruendo nel contempo della diminuzione delle pene pecuniarie. Un concetto giuridico più complesso è quello del principio di affidamento legittimo, proteggendo coloro che hanno riposto fiducia in interpretazioni o pratiche dell’agenzia tributaria anche quando queste siano state modificate posteriormente.

La questione fiscale potrebbe apparire intricata come un labirinto; tuttavia, risorse quali il ravvedimento operoso ci assistono nel ritrovare la nostra direzione corretta. Immaginate di aver dimenticato di pagare una bolletta: il ravvedimento è come una seconda chance, un modo per dire “scusate, ho sbagliato, ma voglio rimediare”. E sapete cosa? A volte, anche i professionisti più esperti possono commettere errori, quindi non sentitevi soli se vi trovate in questa situazione. L’importante è informarsi, chiedere aiuto se necessario e sfruttare al meglio le opportunità che ci vengono offerte. E ricordate, la trasparenza e la correttezza sono sempre la strada migliore per dormire sonni tranquilli.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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