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- Annullati domiciliari per Catella (Coima) per mancanza di gravi indizi.
- Coima assegnò incarichi per 138.000 euro all'architetto Scandurra.
- Marinoni accusato di aver accelerato progetti per aziende con cui collaborava.
Il panorama giudiziario milanese è scosso da una serie di decisioni contrastanti riguardanti l’inchiesta sull’urbanistica, con il Tribunale del Riesame che ha assunto posizioni divergenti in merito alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati. In particolare, l’attenzione si concentra sull’annullamento degli arresti domiciliari per Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima, e sulle motivazioni che hanno portato a tale decisione.
Il Tribunale del Riesame ha motivato l’annullamento della misura cautelare nei confronti di Catella con la mancanza di “gravi indizi di colpevolezza” in relazione al reato di corruzione. Catella era sotto inchiesta per un’accusa di corruzione, presumibilmente in collaborazione con l’architetto Alessandro Scandurra, precedentemente membro della Commissione paesaggio del Comune di Milano. A Scandurra, la Coima avrebbe assegnato incarichi professionali per un valore totale di 138.000 euro. L’accusa ipotizzava che Scandurra, in cambio, avrebbe dovuto favorire i progetti di Coima, tra cui il progetto del Pirellino, influenzando le valutazioni della Commissione.

Contrasto di Valutazioni e Accuse: Il Caso Tancredi, Marinoni e Pella
In parallelo agli sviluppi processuali legati ad altre figure coinvolte nel medesimo caso, il Tribunale del Riesame ha adottato una posizione alternativa nei riguardi di soggetti come Giancarlo Tancredi, ex assessore alla Rigenerazione urbana; Giuseppe Marinoni, già presidente della Commissione per il paesaggio; ed infine l’architetto e imprenditore Federico Pella. In tale frangente, i magistrati hanno sostenuto diverse argomentazioni rispetto a quelle espresse dal giudice per le indagini preliminari (gip), confermando però la necessità dell’adozione delle misure cautelari interdittive dai pubblici uffici nonché dall’esercizio delle loro professioni.
Le incriminazioni rivolte a Tancredi, Marinoni e Pella si dimostrano fortemente interrelate. Infatti, Marinoni risulta imputato per corruzione derivante dall’abuso dei suoi doveri ufficiali nonché per falsificazione documentale. Nello specifico contesto legale, lui sarebbe intervenuto in modo decisivo nell’accelerare la ratifica dei progetti presentati da aziende presso cui aveva ricoperto ruoli consulenziali impropriamente, violando così sia i suoi obblighi istituzionali che principi fondamentali in materia etica. Questo scenario complesso include anche la figura dello stesso Tancredi; dunque l’accusa lo collocherebbe a conoscenza degli attivi procedimenti condotti dal collega nella sua funzione ufficiale. L’ex assessore avrebbe fornito assistenza nel coordinamento degli incontri con le entità immobiliari suggerendo piani miranti all’approvazione semplificata dalle autorità comunali. Pella, socio fondatore della società J+S Spa, è accusato di aver beneficiato del “sistematico asservimento della funzione del pubblico ufficiale Marinoni” in cambio di utilità.
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La Natura delle Accuse e la Qualificazione Giuridica
Un elemento di rilievo riguarda la qualificazione giuridica delle accuse. Il Tribunale del Riesame ha stabilito che le accuse nei confronti di Tancredi e Marinoni dovrebbero ricadere sotto la “corruzione per l’esercizio della funzione” (articolo 318 del codice penale), anziché la “corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio” (articolo 319). Questa distinzione è di fondamentale importanza: nel primo scenario, la configurazione del reato richiede che l’indagato si ponga a disposizione del privato in cambio di benefici, senza che sia necessario un atto specificamente illecito. Al contrario, nel secondo caso, è indispensabile che l’indagato abbia compiuto un’azione in palese contrasto con i propri doveri d’ufficio.
Per quanto riguarda Tancredi, la linea difensiva si basava sull’argomentazione che i presunti episodi di corruzione non si fossero mai concretizzati, poiché i progetti correlati non erano giunti a compimento.
Riflessioni Conclusive: Un Sistema Giuridico in Evoluzione
Il Diritto Urbanistico tra Legalità e Sviluppo: Un Equilibrio Instabile
I recenti sviluppi giuridici che vedono coinvolti illustri esponenti dell’urbanistica milanese pongono interrogativi significativi riguardo alla gestione territoriale e alla chiarezza nei processi decisionali. L’intrinseca complessità delle normative vigenti, unita all’arbitrarietà nelle valutazioni espresse e alle pressioni economiche implicite, rende questo settore particolarmente suscettibile a tentazioni corruttive.
Nozione legale base: Si definisce diritto urbanistico quella sottocategoria del diritto amministrativo che regola l’impiego degli spazi territoriali mediante strumenti attuativi come i piani regolatori e interventi quali i permessi per la costruzione. Tale disciplina si prefigge lo scopo primario di promuovere uno sviluppo equilibrato e durevole dei territori salvaguardando contemporaneamente le esigenze collettive – come salute pubblica, ambiente naturale e patrimonio paesaggistico – insieme ai diritti individuali della proprietà privata.
In ambito più specifico: Il fondamentale principio della legalità costituisce la pietra angolare nella sfera del diritto amministrativo; esso stabilisce con fermezza che ogni azione intrapresa dalla pubblica amministrazione debba necessariamente rispettare le disposizioni legislative vigenti. All’interno del panorama urbanistico, emerge con chiarezza che le scelte relative alla pianificazione e al monitoraggio dovrebbero poggiare su fondamenta di obiettività e trasparenza, eliminando qualsiasi forma di favoritismo o discriminazione. Ignorare questo principio potrebbe comportare l’insorgere di crimini quali l’abuso d’ufficio oppure la corruzione.
Caro pubblico, consideriamo insieme questa tematica: quale strategia potremmo adottare affinché lo sviluppo delle aree urbane sia improntato a valori quali la legalità, la trasparenza e la sostenibilità, proteggendo così gli interessi legittimi dei vari attori coinvolti? Non esiste una risposta immediata; tuttavia, essa riveste un’importanza cruciale nel contribuire a creare un avvenire più promettente per le nostre comunità cittadine e il nostro intero Paese.