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- Il decreto legge n. 48 dell'11 aprile 2025 è operativo dal 10 giugno 2025.
- Avellino: dibattito legale il 20 giugno 2025 presso l'Aula Magna.
- Affitti turistici: scoperti più di 100.000 euro non denunciati a Santa Margherita.
## Il “Nuovo” Decreto Sicurezza al Centro del Dibattito Giuridico
Il mondo del diritto italiano è in fermento dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Legge n. 80 del 9 giugno 2025, che ha recepito il decreto legge d’urgenza n. 48 dell’11 aprile 2025, meglio noto come “Decreto Sicurezza”. Questo provvedimento, operativo dal 10 giugno 2025, ha acceso una vivace discussione tra giuristi, politici e cittadini, generando domande sulla sua efficacia, sulla sua giustizia e sulle sue conseguenze per la società.

## Avellino: Un Confronto tra Esperti sul Decreto Sicurezza
In questo scenario, l’Ordine degli Avvocati di Avellino ha organizzato un rilevante evento di dibattito legale, in programma per il 20 giugno 2025 presso l’Aula Magna “Rosario Livatino” del Tribunale di Avellino. L’incontro, che avrà inizio alle ore 15.30, sarà focalizzato sul “nuovo” Decreto Sicurezza, esaminandone i contenuti, le implicazioni e le possibili criticità. L’iniziativa vedrà la partecipazione di personalità di spicco del settore giuridico e accademico, tra cui: il Prof. Antonino Sessa, professore ordinario di Diritto Penale all’Università degli Studi di Salerno; il Dott. Francesco Raffaele, Procuratore Capo Aggiunto della Procura di Avellino; l’Avv. Gaetano Aufiero, figura di spicco della Camera Penale Irpina; la Dott.ssa Ida Teresi, sostituto procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia; e il Dott. Aldo Natalini, magistrato addetto all’Ufficio del Massimario della Corte Suprema di Cassazione. La partecipazione all’evento darà diritto a tre crediti formativi professionali.
## Luci e Ombre del Decreto Sicurezza: Un’Analisi Approfondita
Mentre il governo loda le misure contenute nel Decreto Sicurezza, definendole un progresso nella lotta alla criminalità, alcune voci contrarie pongono in discussione la loro reale efficacia e la loro equità. Si sottolinea, in particolare, come il decreto sembri concentrarsi principalmente sulla repressione della delinquenza comune, tralasciando altre forme di illegalità, come l’elusione fiscale. A questo proposito, sono stati segnalati numerosi casi di evasione fiscale nel comparto degli affitti turistici, con proprietari di immobili che non hanno dichiarato somme considerevoli. Ad esempio, a Santa Margherita di Savoia sono stati individuati più di 100.000 euro di guadagni non denunciati, mentre a Riva del Garda la frode fiscale ha superato i 500.000 euro. Questi dati fanno sorgere interrogativi sulla coerenza dell’operato governativo, che sembra essere più rigido verso i reati commessi da persone in condizioni economiche precarie che verso i crimini di natura finanziaria.
## Contraddizioni e Incoerenze: Un Governo che si Smentisce?
Certi osservatori critici, come il procuratore Nicola Gratteri, ritengono che l’attuale maggioranza di governo stia adottando un approccio incoerente in tema di giustizia. Da un lato, si promulgano norme securitarie che rendono più severe le sanzioni per la criminalità ordinaria, dall’altro, si introducono disposizioni che limitano l’attività degli inquirenti antimafia e anticorruzione. Tra queste ultime, si segnalano la soppressione del reato di abuso d’ufficio, la restrizione dei benefici penitenziari per i reati contro la pubblica amministrazione e i limiti temporali alle intercettazioni. Queste iniziative, secondo alcuni, potrebbero indebolire la lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, compromettendo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
## Riflessioni Finali: Un Equilibrio Difficile tra Sicurezza e Giustizia
Il “nuovo” Decreto Sicurezza rappresenta un tentativo di rispondere alle crescenti preoccupazioni dei cittadini in materia di sicurezza. Tuttavia, la sua efficacia e la sua equità sono oggetto di un acceso dibattito. È fondamentale che il legislatore tenga conto delle diverse sensibilità e delle diverse esigenze della società, cercando di trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza e la necessità di tutelare i diritti e le libertà fondamentali.
Amici lettori, riflettiamo un attimo su questo tema. Il diritto alla sicurezza è un diritto fondamentale, sancito dalla nostra Costituzione. Tuttavia, questo diritto non può essere esercitato a scapito di altri diritti, come il diritto alla libertà, alla dignità e alla proprietà. Il legislatore deve quindi trovare un punto di equilibrio tra questi diversi diritti, cercando di garantire la sicurezza senza comprimere eccessivamente le libertà individuali.
Una nozione base di legale correlata a questo tema è il principio di proporzionalità, secondo il quale la sanzione penale deve essere proporzionata alla gravità del reato commesso. Una nozione di legale avanzata è il principio di legalità, secondo il quale nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente previsto dalla legge come reato.
Vi invito a riflettere su questi principi e a farvi una vostra opinione sul “nuovo” Decreto Sicurezza. È un provvedimento che tutela efficacemente la sicurezza dei cittadini? È un provvedimento che rispetta i diritti e le libertà fondamentali? È un provvedimento che contribuisce a creare una società più giusta e più equa?
- Gazzetta Ufficiale: testo integrale della legge di conversione del decreto sicurezza.
- Pagina con eventi e formazione dell'Ordine Avvocati di Avellino, rilevante per il dibattito.
- Pagina del docente Antonino Sessa presso l'Università di Salerno.
- Sito ufficiale della Camera Penale Irpina, utile per approfondimenti sull'Avv. Aufiero.
- Sito del Ministero della Giustizia, utile per approfondimenti legislativi e normative.
- Pagina del sito della Cassazione che spiega l'attività dell'Ufficio del Massimario.