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Diritto alla casa in Costituzione: firma ora per il futuro!

reggio calabria lancia la petizione 'ma quale casa?' per inserire il diritto all'abitazione nella costituzione italiana, affrontando l'emergenza abitativa e promuovendo un futuro più equo.
  • la mozione 'ma quale casa?' mira a inserire il diritto all'abitazione nella costituzione.
  • obiettivo: raccogliere 50.000 firme per sostenere la proposta di legge.
  • la petizione è uno strumento democratico per influenzare le decisioni politiche.

Una Petizione Popolare per la Costituzione

Il 21 maggio 2025, presso la Sala dei Sindaci di Palazzo San Giorgio a Reggio Calabria, si è tenuta una conferenza stampa cruciale. L’evento ha segnato la presentazione ufficiale della mozione “Ma quale casa?”, un’iniziativa ambiziosa che mira a inserire il diritto all’abitazione nella Costituzione italiana attraverso una petizione popolare. La mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, ha visto la partecipazione attiva di figure istituzionali e rappresentanti di associazioni territoriali, tutti uniti nell’intento di affrontare l’emergenza abitativa che affligge il paese.

Alla riunione erano presenti il consigliere comunale Saverio Pazzano, fautore della mozione, insieme ai consiglieri Gianni Latella e Giuseppe Giordano.

In rappresentanza del comitato promotore, all’iniziativa hanno presenziato Giacomo Marino dell’associazione Un Mondo di Mondi, Sandro Vitale di Ampa 25 Aprile, Maria Concetta Cancia del gruppo Reggio Non Tace, e Francesco Alì, in qualità di segretario generale della Sunia Cgil Calabria.

Il Disagio Abitativo al Centro del Dibattito: Interventi e Proposte

Il consigliere Pazzano, aprendo i lavori, ha evidenziato come la mozione rappresenti un riconoscimento formale della necessità di affrontare il crescente disagio abitativo. “La campagna nazionale”, ha spiegato, ha origine anche dalle battaglie condotte dagli studenti universitari che hanno sollevato la questione della carenza di alloggi.

Ha inoltre ricordato come la crisi economica abbia spinto molte persone, un tempo in grado di permettersi una casa, in una situazione di precarietà abitativa. Questo cambiamento sociale ha reso urgente un intervento legislativo che tuteli il diritto all’abitazione per tutti.

Gianni Latella, che presiede la quinta commissione, ha fermamente confermato che il diritto alla casa costituisce una priorità condivisa dall’intero Consiglio Comunale.

La questione legata all’alloggio, ha puntualizzato, non concerne esclusivamente coloro che intendono costruire un nucleo familiare, ma coinvolge anche studenti e lavoratori che si trovano senza impiego.

L’amministrazione ha assunto un impegno concreto nel supportare la proposta, con la finalità di dare alle famiglie la possibilità di disporre di un alloggio a prezzi calmierati.

Questo impegno si traduce in azioni concrete volte a favorire l’accesso all’abitazione per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Giuseppe Giordano ha sottolineato l’accordo totale del Consiglio e la forte volontà di dare impulso alla campagna di raccolta firme. “La politica deve ricreare le condizioni per mitigare i divari sociali, come è avvenuto negli anni ’60 e ’70”. Ha lanciato un appello alla città e all’area metropolitana per una mobilitazione diffusa, con l’obiettivo di raggiungere le 50.000 firme necessarie. Questo obiettivo ambizioso richiede un impegno collettivo e una partecipazione attiva da parte di tutti i cittadini.

Coloro che rappresentano il comitato hanno messo in luce la rilevanza di misure abitative concrete capaci di far fronte alle mutazioni sociali che hanno esteso il numero di individui in condizioni di incertezza e fragilità, andando oltre i gruppi tradizionalmente svantaggiati.

L’obiettivo è di assicurare che il diritto alla casa sia non solo teorico ma sostanziale, specialmente considerando l’incremento dei costi per affittare o acquistare un immobile.

La petizione popolare rappresenta uno strumento democratico per far sentire la voce dei cittadini e influenzare le decisioni politiche.

Cosa ne pensi?
  • Finalmente un'iniziativa concreta per tutelare i più vulnerabili...🏠...
  • Davvero crediamo che una firma possa risolvere il problema...? 🤔...
  • E se invece di 'diritto alla casa' parlassimo di 'dovere sociale della proprietà'...? 💡...

La Raccolta Firme: Un Invito alla Mobilitazione Locale

L’incontro si è concluso con un pressante invito congiunto a mobilitarsi sul territorio, affinché la città e l’intera area metropolitana dedichino energie alla raccolta firme a sostegno di questa rilevante iniziativa di partecipazione democratica.

La raccolta firme rappresenta un momento cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere il sostegno necessario per portare avanti la proposta di legge. L’inserimento del diritto all’abitazione nella Costituzione rappresenterebbe una svolta storica per il paese, garantendo una maggiore tutela per i cittadini più vulnerabili.

Verso un Futuro Abitativo più Equo: Riflessioni e Prospettive

L’iniziativa “Ma quale casa?” rappresenta un segnale forte della volontà di affrontare il problema dell’emergenza abitativa in Italia. La petizione popolare per l’inserimento del diritto all’abitazione nella Costituzione è un passo importante verso un futuro in cui ogni cittadino possa avere accesso a una casa dignitosa. La mobilitazione di Reggio Calabria è un esempio di come la partecipazione democratica dal basso possa influenzare le decisioni politiche e promuovere un cambiamento sociale.

Oltre la Mozione: Riflessioni Legali e Sociali sul Diritto all’Abitazione

Amici, riflettiamo un attimo. Quando parliamo di “diritto alla casa”, non ci riferiamo solo a un tetto sopra la testa. Parliamo di dignità, di sicurezza, di un luogo dove costruire la propria vita. Nel diritto, questo si traduce in una serie di obblighi per lo Stato, che deve attivarsi per garantire che tutti abbiano accesso a un’abitazione adeguata. Una nozione base, ma fondamentale.

Ma andiamo oltre. Pensate all’housing sociale, a come le politiche abitative possono influenzare la segregazione urbana, a come il diritto all’abitazione si intreccia con il diritto alla salute, al lavoro, all’istruzione. Sono temi complessi, che richiedono un approccio multidisciplinare e una visione a lungo termine. E qui entra in gioco una nozione legale avanzata: il principio di “funzione sociale della proprietà”. Questo principio, previsto dalla nostra Costituzione, ci ricorda che la proprietà privata non è un diritto assoluto, ma deve essere esercitata in modo da non contrastare con l’utilità sociale. In altre parole, chi possiede una casa ha anche una responsabilità verso la comunità.

Allora, cosa possiamo fare? Informiamoci, partecipiamo al dibattito pubblico, sosteniamo le iniziative che promuovono il diritto all’abitazione. Perché una società che non garantisce a tutti un tetto sopra la testa è una società che fallisce nel suo compito più elementare: proteggere i suoi cittadini.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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