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Cooperative compliance: al via gli albi, svolta storica nel fisco italiano

L'approvazione dei primi elenchi di commercialisti e avvocati abilitati alla certificazione dei Tax Control Framework segna un cambio di paradigma verso un sistema fiscale più collaborativo e trasparente.
  • Approvati il 18 settembre 2025 i primi albi dei certificatori.
  • Corsi per nuovi certificatori da fine ottobre.
  • Il TCF genera nuove opportunità di lavoro per i commercialisti.

L’Italia compie un passo significativo verso un sistema fiscale più collaborativo e trasparente con l’avvio degli albi dei certificatori per la _cooperative compliance_. Questo nuovo approccio, sancito dall’approvazione dei primi elenchi di commercialisti e avvocati abilitati, promette di rivoluzionare il rapporto tra fisco e contribuenti.

L’Avvio Operativo del Sistema di Cooperative Compliance

Il 18 settembre 2025 segna una data cruciale: l’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) e il Consiglio Nazionale Forense (CNF), ha annunciato l’approvazione dei primi elenchi di professionisti abilitati a certificare i Tax Control Framework (TCF). Questi professionisti, commercialisti e avvocati, svolgeranno un ruolo chiave nel sistema di adempimento collaborativo, introdotto dal Decreto Ministeriale del 12 novembre 2024. L’iniziativa è stata disciplinata anche dal protocollo d’intesa siglato ad aprile tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), l’Agenzia delle Entrate e i Consigli nazionali. I professionisti già iscritti, avendo dimostrato di possedere i requisiti necessari, sono esentati dai corsi di formazione. Per gli altri aspiranti, i corsi inizieranno a fine ottobre, organizzati congiuntamente dal CNDCEC e dal CNF.

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  • Finalmente un passo avanti per un fisco più trasparente e collaborativo! 👍......
  • Dubito che la cooperative compliance riduca davvero il contenzioso fiscale... 🤔......
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Il Ruolo Chiave dei Certificatori

I commercialisti e gli avvocati inclusi in questi elenchi assumono un ruolo di garanzia nel processo di misurazione e controllo del rischio fiscale. La loro competenza e professionalità sono fondamentali per assicurare che le imprese aderenti al regime di cooperative compliance rispettino le normative fiscali in modo trasparente ed efficace. Il presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, ha rimarcato che questa è “l’ingresso nella piena fase operativa” del TCF, inaugurando un’epoca inedita nei rapporti tra l’erario e i contribuenti. Questo avanzamento, reso possibile grazie alla visione del Viceministro Maurizio Leo, genera altresì inedite occasioni di impiego per la categoria.

Un Salto Culturale per l’Avvocatura

Francesco Greco, presidente del CNF, ha definito questa iniziativa un “salto culturale” per l’avvocatura, che ora è chiamata a svolgere un ruolo distinto dalla consulenza tradizionale: la certificazione e validazione dei modelli organizzativi e di gestione del rischio fiscale delle imprese. A parere di Greco, l’ampliamento delle attività professionali degli avvocati in questo ambito inedito consoliderà la fiducia tra le imprese e l’apparato fiscale. L’inaugurazione degli elenchi dei certificatori è un pilastro essenziale per il progresso del sistema di adempimento collaborativo in Italia, stimolando una relazione più chiara e sinergica tra chi versa le imposte e l’Amministrazione finanziaria.

Verso un Fisco Più Collaborativo: Prospettive Future

L’istituzione degli albi dei certificatori rappresenta un cambiamento di paradigma nel sistema fiscale italiano. Si passa da un approccio prettamente sanzionatorio a uno basato sulla collaborazione e sulla trasparenza. Questo nuovo modello non solo facilita l’adempimento degli obblighi fiscali da parte delle imprese, ma contribuisce anche a creare un clima di maggiore fiducia tra contribuenti e Amministrazione finanziaria. L’obiettivo è quello di ridurre il contenzioso fiscale e promuovere una cultura della legalità e della responsabilità fiscale. Il successo di questa iniziativa dipenderà dalla capacità dei professionisti certificatori di svolgere il loro ruolo con competenza e integrità, garantendo la correttezza e l’affidabilità dei TCF delle imprese.

Amici lettori, riflettiamo un attimo su cosa significa tutto questo. Nel diritto tributario, la _cooperative compliance_ rappresenta un’evoluzione fondamentale. Immaginate di avere un dialogo aperto e trasparente con il fisco, dove i problemi vengono risolti insieme, prima che diventino contestazioni formali. Questo è il cuore della cooperative compliance.

Approfondendo, possiamo considerare l’istituto dell’_interpello preventivo_. Un’azienda, di fronte a un’operazione complessa, può chiedere un parere all’Amministrazione finanziaria, vincolandola alla risposta. Questo strumento, potenziato dalla cooperative compliance, diventa un pilastro per la certezza del diritto e la prevenzione del contenzioso.
Ma cosa significa tutto questo per noi, cittadini e professionisti? Significa che il sistema fiscale sta cercando di diventare più umano, più accessibile. Significa che la fiducia reciproca può portare a un sistema più efficiente e giusto per tutti. È un cambiamento culturale che richiede impegno e responsabilità da entrambe le parti, ma che promette di trasformare radicalmente il nostro rapporto con il fisco.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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