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- Adesione al concordato biennale: scadenza spostata al 30 settembre.
- Imposte agevolate: limite di eccedenza fissato a 85.000 euro.
- Affidabilità fiscale: limite massimo del 10% per indice pari a 10.
Un Quadro Aggiornato
Il 12 giugno 2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 134 il Decreto Legislativo n. 81. Questo provvedimento legislativo contiene norme aggiuntive e correttive che riguardano gli obblighi fiscali, l’istituto del concordato preventivo biennale, la sfera della giustizia tributaria e le penalità in ambito fiscale. Il decreto, la cui approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri risale al 4 giugno 2025, introduce una serie di innovazioni volte a semplificare e armonizzare il panorama fiscale italiano. La sua entrata in vigore è fissata per il 13 giugno 2025.
Principali Modifiche al Concordato Preventivo Biennale
Uno degli aspetti più rilevanti del decreto riguarda il concordato preventivo biennale, un meccanismo di compliance fiscale rivolto alle partite IVA. Tra le principali novità, si segnala la modifica della scadenza per l’adesione, ora fissata al 30 settembre. Inoltre, l’accesso a questo accordo non sarà più consentito a coloro che operano nel regime forfetario.
Il D. Lgs. 81/2025 interviene anche sulle imposte agevolate del 10%, 12% e 15%, applicabili in caso di eccedenza rispetto al reddito concordato. A partire dalle adesioni per il biennio 2025-2026, queste aliquote agevolate si applicheranno esclusivamente entro un limite di eccedenza non superiore a 85.000 euro. Per la parte che supera questa soglia, verrà applicata l’aliquota IRPEF del 43% (con le relative addizionali) o l’aliquota IRES del 24% nel caso di società di capitali.

L’articolo 14 del D. Lgs 81/2025 stabilisce dei limiti massimi per le proposte di concordato preventivo biennale presentate a contribuenti caratterizzati da un alto indice di affidabilità fiscale. La proposta di reddito concordato non può superare il reddito corrispondente dichiarato nel periodo d’imposta immediatamente precedente a quelli oggetto della proposta, in base alle seguenti percentuali:
del 10%, qualora nel periodo d’imposta antecedente a quelli oggetto della proposta, il contribuente abbia un indice di affidabilità fiscale pari a 10;
del 15%, qualora nel periodo d’imposta antecedente a quelli oggetto della proposta, il contribuente abbia un indice di affidabilità fiscale pari o superiore a 9 ma inferiore a 10;
del 25%, qualora nel periodo d’imposta antecedente a quelli oggetto della proposta, il contribuente abbia un indice di affidabilità fiscale pari o superiore a 8 ma inferiore a 9.
Altre modifiche rilevanti includono l’esclusione del ravvedimento speciale, l’inclusione della maxideduzione del costo del lavoro nel calcolo del reddito concordato e la conferma delle regole di esclusione per i professionisti soci di associazioni professionali o STP.
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Altre Disposizioni del Decreto
Il D. Lgs. n. 81/2025 interviene anche su altri aspetti del sistema tributario, tra cui:
Disposizioni in materia di coefficienti per la determinazione del reddito dei contribuenti forfetari.
Fatturazione elettronica delle prestazioni sanitarie verso i consumatori finali. Trasmissione dei corrispettivi relativi alle ricariche dei veicoli elettrici.
Modifica dei termini per la trasmissione della certificazione unica per i redditi di lavoro autonomo e per la disponibilità della dichiarazione dei redditi precompilata per i contribuenti titolari di partita IVA.
Semplificazione dei termini di versamento IVA da parte dei soggetti forfetari che effettuano acquisti intracomunitari.
Disposizioni integrative e correttive in materia di contenzioso tributario.
Modifiche alle disposizioni legislative in materia doganale nonché al sistema sanzionatorio doganale e delle accise. Disposizioni in tema di definizione agevolata delle sanzioni tributarie e disposizioni di coordinamento.
Questo decreto apporta modifiche che allineano la procedura di accertamento con adesione ai cambiamenti introdotti dall’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 12 febbraio 2024, n. 13.
Disposizioni in materia di sospensione e proroga dei termini nel procedimento di accertamento. Recupero delle misure di natura fiscale che costituiscono aiuti di Stato.
Implicazioni e Riflessioni Conclusive: Verso un Sistema Tributario Più Equo e Trasparente
Il Decreto Legislativo n. 81/2025 rappresenta un passo significativo verso la semplificazione e la razionalizzazione del sistema tributario italiano. Le modifiche apportate, in particolare al concordato preventivo biennale, mirano a promuovere una maggiore compliance fiscale e a ridurre il contenzioso tra contribuenti e amministrazione finanziaria. L’accoglimento di diverse proposte avanzate dai commercialisti dimostra l’importanza del dialogo tra le istituzioni e le categorie professionali per la costruzione di un sistema tributario più equo e trasparente.
- Testo integrale del decreto legislativo 81/2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
- Definizione ufficiale del Concordato Preventivo Biennale per imprese ISA.
- Pagina di Altalex che riporta il testo del decreto legislativo 81/2025.
- Fonte ufficiale per consultare il Decreto Legislativo n. 81/2025.
- Definizione e aliquota IRES, utile per capire le imposte sulle società.
- Software per la compilazione degli ISA, utili per il concordato preventivo biennale.