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Scandalo autovelox: milioni di multe a rischio annullamento!

La sentenza della Cassazione mette in discussione la legittimità delle sanzioni emesse da dispositivi non omologati, aprendo la strada a ricorsi e rimborsi per gli automobilisti.
  • Sentenza Cassazione: multe illegittime senza omologazione, ordinanza 1332/2025.
  • 11 milioni di multe annue, gettito di 2,7 miliardi di euro.
  • Ricorso possibile: opposizione al Prefetto (60 giorni) o Giudice di Pace (30 giorni).

Il Futuro Incerto degli Autovelox: Tra Sentenze e Ricorsi

La questione degli autovelox, dispositivi sempre più diffusi sulle strade italiane, è al centro di un acceso dibattito legale e politico. La recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha dato ragione a un automobilista multato ripetutamente, ha sollevato interrogativi sulla legittimità delle sanzioni emesse tramite apparecchiature non adeguatamente omologate. Questa decisione ha messo in allerta molti comuni, tra cui quello di Modena, che si trova ora a dover valutare attentamente il da farsi per evitare una pioggia di ricorsi.

Il caso specifico riguarda un autovelox situato sulla tangenziale di Modena, la cui operatività è stata messa in discussione a seguito della sentenza della Cassazione. Il Comune, guidato dal sindaco Mezzetti, si trova in una posizione delicata, stretto tra la necessità di garantire la sicurezza stradale e il rischio di incorrere in contestazioni legali. L’assessora Camporota, che in precedenza aveva difeso la regolarità del dispositivo, è ora oggetto di critiche da parte del centrodestra, che chiede lo spegnimento preventivo dell’autovelox.

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  • Scandalo! Ma i comuni non dovrebbero garantire la sicurezza...? 😡...
  • E se invece di multe, puntassimo sull'educazione stradale...? 🤔...

Omologazione vs. Approvazione: La Chiave della Questione

La sentenza della Cassazione, in particolare l’ordinanza n. 1332/2025, pubblicata il 14 maggio 2025, ha ribadito un principio fondamentale: solo gli autovelox omologati possono emettere sanzioni legittime. La Corte ha chiarito che l’omologazione e l’approvazione sono due procedimenti distinti. L’approvazione si limita a certificare la conformità del prototipo, mentre l’omologazione verifica l’efficacia e il corretto funzionamento dell’apparecchio, garantendo la sua rispondenza a specifiche caratteristiche tecniche.

L’omologazione, in sintesi, attribuisce validità giuridica ai rilevamenti degli autovelox, attestando che l’intero processo di misurazione della velocità rispetti i criteri di accuratezza, legalità e tutela dei diritti dei cittadini. Senza omologazione, le multe emesse sono considerate nulle. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha precisato che gli autovelox approvati dopo il 13 giugno 2017 sono da considerarsi omologati d’ufficio, ma questa disposizione riguarda solo una minoranza dei dispositivi in uso.

Il Diritto al Rimborso: Una Possibile Rivoluzione nelle Sanzioni Stradali

La mancanza di omologazione di un autovelox apre la strada alla contestazione delle multe e, potenzialmente, al rimborso delle somme già versate. Secondo la sentenza n. 10505/2024, per garantire la validità legale dei dispositivi, la semplice approvazione non è sufficiente. Questo principio potrebbe innescare una vera e propria rivoluzione nel sistema delle sanzioni stradali, con milioni di automobilisti pronti a presentare ricorso.

Per chi non ha ancora pagato la multa, è possibile presentare opposizione al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica o rivolgersi al Giudice di Pace entro 30 giorni, basando il ricorso sulla mancanza di omologazione. È fondamentale richiedere copia del certificato di omologazione e della taratura periodica del dispositivo per verificare la sua legittimità. Anche chi ha già pagato la multa potrebbe avere diritto al rimborso, se la mancanza di omologazione viene riconosciuta come causa di nullità assoluta del verbale.

Verso un Futuro Più Trasparente: La Necessità di un Intervento Legislativo

La vicenda degli autovelox non omologati solleva importanti questioni di legalità e trasparenza. La pronuncia della Cassazione costituisce un significativo orientamento giurisprudenziale, sebbene non sia vincolante per tutti i giudici. È auspicabile un intervento legislativo che chiarisca definitivamente i requisiti di omologazione e le procedure di controllo, al fine di garantire la certezza del diritto e la tutela dei cittadini.

La posta in gioco è alta: ogni anno vengono emesse oltre 11 milioni di multe per eccesso di velocità, generando un gettito di circa 2,7 miliardi di euro. È fondamentale che queste sanzioni siano emesse nel pieno rispetto della legge, al fine di evitare abusi e garantire che la sicurezza stradale sia effettivamente l’obiettivo primario.

Sicurezza Stradale e Legalità: Un Equilibrio Delicato

La questione degli autovelox non omologati ci pone di fronte a un bivio cruciale: da un lato, la necessità di garantire la sicurezza sulle nostre strade, un obiettivo imprescindibile per la tutela della vita e dell’integrità fisica delle persone; dall’altro, il rispetto della legalità e dei diritti dei cittadini, che non possono essere sacrificati sull’altare della repressione indiscriminata.

È essenziale trovare un equilibrio tra questi due valori, evitando che gli autovelox diventino strumenti di vessazione o di mero introito per le casse comunali. La trasparenza delle procedure, la chiarezza delle normative e la rigorosa applicazione dei controlli sono fondamentali per garantire che questi dispositivi siano utilizzati in modo corretto ed efficace, al servizio della sicurezza di tutti.

Un concetto legale di base rilevante in questo contesto è il principio di legalità, sancito dall’articolo 25 della Costituzione Italiana, che stabilisce che nessuno può essere punito se non in forza di una legge entrata in vigore prima del fatto commesso. Nel caso degli autovelox, questo significa che le sanzioni possono essere emesse solo se il dispositivo è omologato e conforme alle normative vigenti.
Un concetto legale avanzato applicabile è il principio di proporzionalità, che impone che la sanzione sia adeguata alla gravità dell’infrazione commessa. Nel caso degli autovelox, questo significa che la multa deve essere commisurata all’effettivo superamento dei limiti di velocità e alle circostanze specifiche del caso.

Riflettiamo, quindi, sul ruolo che vogliamo dare agli autovelox nella nostra società: strumenti di controllo e repressione, o strumenti di prevenzione e sensibilizzazione? La risposta a questa domanda determinerà il futuro delle nostre strade e la qualità della nostra convivenza civile.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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